L’Osteopatia nasce negli Stati Uniti grazie alle intuizioni del Dottor Andrew Taylor Still, che nel 1874 ne enuncia i principi e nel 1892 fonda l’American School of Osteopathy, ossia la prima scuola di Osteopatia al mondo.
Medico di formazione classica, Still fu tra i primi a capire le relazioni tra le varie strutture corporee grazie al tessuto connettivo, ossa, muscoli e sistema nervoso.
Nel 1874 ebbe la prima intuizione inconsapevole della scienza osteopatica, apprese come la funzione e la struttura sono reciprocamente influenzate.
In seguito ad una forte emicrania, tese una corda tra due alberi come a formare un altalena su cui poggiò la testa addormentandosi. Al risveglio, il mal di testa era passato e solo dopo anni di studi, comprese che in quel gesto si nascondeva la base teorica di un trattamento osteopatico.
La pressione esercitata sul cranio dalla corda, inibì il nervo grande occipitale e permise il rilasciamento dei muscoli del collo.
Il dottore, in nome dell’anatomia praticava le dissezioni iniziando dallo scheletro, ispirandosi al principio secondo il quale “la più grande materia di studio dell’uomo è l’uomo stesso”
Egli si distaccò dalla medicina tradizionale della sua epoca, che, essendo medico, aveva avuto modo di studiare approfonditamente, e strutturò in maniera logica questa nuova disciplina, creando una fusione tra metodo e rigore scientifico.
Still comprese che l’equilibrio proprio della salute passa attraverso l’equilibrio della struttura osteo-articolare, in relazione all’armonia del sistema nervoso, muscolare e circolatorio.
Oggi è possibile confermare svariati aspetti delle teorie originali di Still, in quanto l’esperienza clinica ne dimostra ampiamente l’efficacia.
Still sosteneva che l’obiettivo dell’osteopatia non è quello di combattere il sintomo del paziente ma quello di accompagnarlo ad uno stato di riequilibrio generale che esalterà la sua capacità di autoregolazione e auto guarigione
Nel 1917 Still morì e nello stesso anno l’osteopatia approdò in Europa grazie ad uno dei suoi allievi John Martin Littlejohn che fondò a Maidston la prima scuola europea British School of Osteopaty (BSO).
Di seguito l'osteopatia si è diffusa in tutta Europa, passando per: Francia, Malta, Danimarca, Islanda, Lichtenstein, Lussemburgo, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia e in Italia.
L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) definisce l'osteopatia come una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dell'apparato muscolo-scheletrico tramite un approccio manuale, che può essere applicato a tutti i soggetti, dal neonato all'anziano.
La disfunzione somatica, di competenza osteopatica è stata codificata nella decima edizione (ICD 10) dell'international classification of diseases, injuries and cause of death dell'organizzazione mondiale della sanità (OMS), al settore XIII (Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo) CODICE M99 (Lesioni biomeccaniche non classificate altrove)
Nonostante l'osteopatia abbia un approccio olistico nella ricerca della salute, essa è consapevole dell'importanza dei farmaci e della chirurgia quando necessaria.
I principali vantaggi dei trattamenti osteopatici sono:
Risultati
Il fatto che l’osteopatia non vada ad agire solo sul sintomo, ma elimini le cause che hanno portato al dolore, è l’arma vincente per una risoluzione duratura del problema.
Efficacia
L’efficacia del trattamento osteopatico è stata dimostrata da numerosi studi scientifici
Prevenzione
L’osteopatia mira al corretto funzionamento di tutte le parti corporee e ad conseguente migliore qualità di vita motivo per cui risulta efficace anche in assenza di dolori
Cicli di terapia brevi
I risultati dell’osteopatia si vedono di solito già dopo 4 sedute, varia in base alla condizione clinica del paziente
Trattamento sicuro e indolore
IL trattamento osteopatico non si avvale di farmaci, è sicuro e non è doloroso.